Riserva naturale la Sentina

Dal 2004 circa 180 ettari

La Riserva Naturale Regionale della Sentina, istituita il 14 dicembre 2004, si estende per circa 180 ettari nel comune di San Benedetto del Tronto. Questo paesaggio unico di acqua e sabbia, composto da cordoni sabbiosi, zone umide e dune, rappresenta un importante esempio di biodiversità costiera.

Valore Ambientale e Morfologia del Terreno

La Sentina si distingue per la varietà del terreno, che favorisce la crescita di specie vegetali rare sulla costa Adriatica, come liquirizia, corbezzolo, salicornia e rosa canina. La steppa salata mediterranea, su suoli ad alta salinità, è un habitat per organismi adattati a condizioni estreme con acqua salina.

Un Rifugio per l'Avifauna Migratoria

La riserva svolge un ruolo cruciale per l'avifauna migratoria, rappresentando l'unica tappa costiera tra il delta del Po e il Gargano. Con oltre 180 specie di uccelli, la Sentina è un paradiso per il birdwatching. Tra le specie più interessanti vi sono il Cavaliere d'Italia, simbolo della Riserva, insieme al Fratino, al Martin Pescatore, alla Folaga, alla Gru e al Falco di Palude.

Patrimonio Storico e Architettonico

Oltre al valore ambientale, la Riserva Sentina custodisce anche importanti testimonianze storiche. Un esempio è la Torre sul Porto, unico edificio militare rimasto tra quelli costruiti tra il XV e il XVI secolo per difendere la costa dagli attacchi dei pirati. Oggi, la torre ospita il C.E.A. (Centro di Educazione Ambientale), che sensibilizza il pubblico, soprattutto i bambini, alle tematiche ambientali.

La Storia Antica della Sentina

Le prime menzioni documentate della Sentina risalgono al 12 dicembre 1538, quando venne chiamata "Selva Giurata" in un documento conservato all'Archivio di Stato di Ascoli Piceno. In quell'epoca, il territorio era boscoso e ricco di zone umide, con severe restrizioni per caccia, pesca e raccolta del legname. Durante il XVIII secolo, il terreno passò sotto il controllo dello Stato Pontificio e venne successivamente affidato ai fratelli Laureati. Il XIX secolo vide la trasformazione del territorio grazie a opere di bonifica, che portarono alla nascita di un piccolo borgo.